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fu cong: israele ha l'obbligo di porre immediatamente fine alla sua occupazione illegale dei territori palestinesi

2024-09-18

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secondo il sito web della missione permanente della cina presso le nazioni unite, il 17 settembre l’ambasciatore fu cong, rappresentante permanente della cina presso le nazioni unite, ha tenuto un discorso all’assemblea generale speciale di emergenza delle nazioni unite sulla questione palestinese.

il testo completo è il seguente:

presidente:

il conflitto israelo-palestinese dura da più di 70 anni. generazioni di palestinesi hanno perso le loro case e sono diventati sfollati. questa è una ferita che si apre costantemente nel mondo di oggi. decenni di occupazione e oppressione hanno causato sofferenze indicibili al popolo palestinese, rendendo sfuggente il sogno a lungo accarezzato di creare un paese indipendente.

porre fine all’occupazione non è un’opzione ma un obbligo legale per israele. la corte internazionale di giustizia ha emesso un parere consultivo il 19 luglio, stabilendo chiaramente che la continua occupazione dei territori palestinesi da parte di israele viola il diritto internazionale e ostacola la realizzazione dell'autodeterminazione nazionale del popolo palestinese. israele è obbligato a porre immediatamente fine alla sua occupazione illegale dei territori palestinesi. questo parere consultivo della corte internazionale di giustizia ha confermato il consenso di lunga data della comunità internazionale e ha sottolineato il nocciolo della questione palestinese. esortiamo israele a dare ascolto alle forti richieste della comunità internazionale e a porre immediatamente fine alla sua occupazione illegale dei territori palestinesi.

porre fine all’occupazione non solo corregge l’ingiustizia storica, ma pone anche le basi per la pace. la creazione di uno stato indipendente è un diritto nazionale inalienabile del popolo palestinese, che non può essere messo in discussione o negato. l’occupazione illegale a lungo termine impedisce alla palestina di raggiungere l’autodeterminazione nazionale e dà a israele un veto esclusivo sulla palestina, il che è inaccettabile. la storia ha pienamente dimostrato che l’occupazione non renderà israele più sicuro, ma alimenterà solo più odio e confronto, gettando le basi per l’instabilità nell’intero medio oriente. solo ponendo fine completamente all’occupazione e consentendo alla palestina di ottenere uno stato indipendente la palestina e israele potranno veramente vivere fianco a fianco e coesistere pacificamente. solo allora il popolo palestinese e quello israeliano potranno davvero vivere insieme una vita pacifica e pacifica e raggiungere una pace a lungo termine il medio oriente.

l’attuazione della “soluzione dei due stati” è l’unico modo fattibile per risolvere la questione palestinese ed è oggetto di un ampio consenso da parte della comunità internazionale. ciò che è preoccupante è che israele continui a respingere la “soluzione dei due stati”. l'attuale conflitto a gaza, che dura da 11 mesi, ha reso ancora più debole la prospettiva di realizzare la “soluzione dei due stati”. la comunità internazionale dovrebbe compiere maggiori sforzi per chiedere a israele di attuare le pertinenti risoluzioni del consiglio di sicurezza e dell’assemblea generale delle nazioni unite, di fermare le operazioni militari a gaza e di fermare le attività di insediamento illegale in cisgiordania. la cina propone di convocare una conferenza internazionale di pace su scala più ampia, portata più ampia e maggiore efficacia per rivitalizzare le prospettive politiche della “soluzione a due stati” e formulare un calendario e un percorso per l’attuazione della “soluzione a due stati”.

presidente,

oggi è un momento storico. lo stato di palestina si è riunito tra la maggioranza degli stati membri e ha proposto un progetto di risoluzione dell'assemblea generale incentrato sull'attuazione del parere consultivo della corte internazionale di giustizia. la cina voterà a favore della decisione. ci auguriamo che questa risoluzione dell’assemblea generale delle nazioni unite possa dare nuovo slancio alla fine dell’occupazione, all’attuazione della “soluzione dei due stati” e all’avanzamento del processo di pace in medio oriente.

grazie, presidente.