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Studio: Gli insetti utili sono più vulnerabili all’inquinamento atmosferico rispetto ai parassiti

2024-07-15

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Xinhua News Agency, Pechino, 15 luglio (Xinhua) Un team dell'Università di Reading nel Regno Unito ha recentemente pubblicato uno studio sulla rivista Nature Communications in cui si afferma che l'inquinamento atmosferico è molto più dannoso per le api e altri insetti utili che per i parassiti agricoli. La scoperta ha importanti implicazioni per l’agricoltura e la sicurezza alimentare.

I ricercatori hanno analizzato i dati di 120 articoli scientifici per capire come 40 specie di insetti in 19 paesi hanno risposto agli inquinanti atmosferici come l’ozono, gli ossidi di azoto, il biossido di zolfo e il particolato. La ricerca si concentra su come l’inquinamento atmosferico influenza il comportamento degli insetti, tra cui l’alimentazione, la crescita, la sopravvivenza, la riproduzione e la capacità di trovare fonti di cibo. Di tutti questi fattori, la capacità degli insetti di trovare cibo è quella più colpita dall’inquinamento atmosferico, diminuendo in media di circa un terzo.

Lo studio ha rilevato che gli impollinatori, tra cui le api, alcune falene e le farfalle, hanno ridotto la loro efficienza di foraggiamento del 39% dopo essere stati esposti a concentrazioni più elevate di inquinamento atmosferico, al contrario, gli afidi che rosicchiano le piante e altri parassiti non hanno subito un impatto significativo.

Tra gli inquinanti atmosferici sopra menzionati, l’ozono è particolarmente dannoso per gli insetti utili, riducendo del 35% la loro capacità di prosperare e funzionare nell’ecosistema. Anche livelli di ozono inferiori agli attuali standard di qualità dell’aria possono causare gravi danni. Inoltre, gli ossidi di azoto danneggiano gravemente anche gli insetti utili.

La ricerca suggerisce che molti insetti utili utilizzano segnali chimici nell’aria per individuare i fiori, trovare compagni o nutrirsi. Gli inquinanti atmosferici possono interferire chimicamente con le capacità di rilevamento di un insetto, distruggendone sostanzialmente il campo di percezione. Al contrario, molti parassiti si affidano maggiormente al contatto diretto o ai segnali visivi, rendendoli meno suscettibili alle interferenze dell’inquinamento atmosferico con i segnali chimici nell’aria.

I ricercatori affermano che la minaccia dell’inquinamento atmosferico per alcuni insetti benefici per l’uomo è stata sottovalutata. Se i livelli di inquinamento atmosferico non vengono ridotti, si troveranno ad affrontare minacce come un ulteriore calo del numero.

Le popolazioni di insetti stanno già diminuendo a livello globale e anche livelli moderati di inquinamento atmosferico stanno danneggiando gli insetti utili, il che significa che i paesi hanno bisogno di norme più severe sulla qualità dell’aria per proteggere i “lavoratori più duri” della natura, avverte la ricerca. (Sopra)