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Regole del tribunale indiano: Burger King è un marchio indiano

2024-08-21

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Secondo un rapporto del Times of India del 19, il tribunale distrettuale di Pune nel Maharashtra, in India, ha emesso una sentenza che respinge una causa per violazione di 13 anni intentata dall'americano Burger King contro un ristorante locale con lo stesso nome in India . Secondo quanto riferito, la sentenza è sorprendente e dichiara che il marchio Burger King appartiene al ristorante indiano.

Screenshot del rapporto del Times of India

La catena americana di fast food Burger King ha accusato il ristorante "Burger King" di Pune, in India, di violazione del marchio e ha chiesto l'approvazione del tribunale per un'ingiunzione permanente, un risarcimento per le perdite e la cessazione dell'uso del nome. La causa è stata intentata nel 2011 e il tribunale distrettuale di Pune l'ha respinta questa settimana, pronunciandosi a favore del ristorante locale.

Il tribunale ha motivato la sentenza con il fatto che il ristorante operava sotto il nome "Burger King" dal 1991, molto prima che la catena statunitense Burger King entrasse nel mercato indiano. Tuttavia, l'americana Burger King Company fu fondata nel 1953 e registrata negli Stati Uniti nel 1959 e cambiò il suo nome in "Burger King".

Secondo la sentenza, il primo fast food del ricorrente in India ha aperto a Nuova Delhi il 9 novembre 2014, successivamente all’apertura dell’omonimo ristorante indiano. La sentenza della corte ha inoltre affermato di non aver trovato prove a sostegno dell'affermazione del querelante secondo cui l'uso del nome da parte del negozio convenuto avrebbe confuso o fuorviato i clienti. Inoltre, l'attore non è riuscito a dimostrare alcuna effettiva perdita economica causata dalla presunta violazione. La corte ha anche affermato che Burger King ha "miseramente fallito" nel tentativo di dimostrare che il ristorante ha violato i diritti di marchio durante la sua attività.

Secondo quanto riferito, il proprietario del ristorante citato in giudizio aveva precedentemente espresso la sua contrarietà all'accettazione del caso da parte del tribunale, affermando che l'azione legale era dannosa e mirava a colpire clienti reali e piccole imprese. I proprietari sostenevano inoltre che, a parte il nome "Burger King", il marchio del querelante non aveva alcuna somiglianza con il loro ristorante.

Il proprietario del ristorante ha anche intentato una controquerela, chiedendo Rs 20 lakh di risarcimento danni a Burger King, citando le molestie subite dal locale durante la lunga battaglia legale. Tuttavia, il tribunale ha anche respinto le loro richieste di risarcimento, ritenendo che non avessero fornito alcuna prova diversa da quella orale a sostegno delle affermazioni.

Il Times of India ha sottolineato che questa sentenza del tribunale indiano potrebbe influenzare futuri casi di controversie sui marchi che coinvolgono società indiane locali e imprese multinazionali.