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La Colombia sospende le esportazioni di carbone verso Israele, tagliando probabilmente la metà delle importazioni di carbone di Israele

2024-08-20

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Il 18 agosto il governo colombiano ha approvato un decreto che vieta l’esportazione di carbone verso Israele e la Colombia sospenderà le esportazioni di carbone verso Israele. Il decreto entrerà in vigore il 22 agosto.

Il presidente colombiano Gustavo Petro ha affermato che questa decisione si basa sulla crisi umanitaria causata dalle azioni militari di Israele dal 7 ottobre 2023.

Già nel giugno di quest’anno Gustavo Petro aveva dichiarato che la Colombia avrebbe sospeso le esportazioni di carbone verso Israele.

La Colombia è il principale fornitore di carbone di Israele, con oltre la metà delle importazioni di carbone israeliane provenienti dalla Colombia. Nel 2023, la Colombia ha fornito a Israele carbone per un valore di circa 450 milioni di dollari.

Israele dispone di abbondanti riserve accertate di gas naturale. Nella sua struttura energetica, il gas naturale rappresenta oltre il 60% dell’energia totale, mentre il carbone rappresenta circa il 20% e le energie rinnovabili circa il 10%.

L’energia dal carbone in Israele viene sempre più sostituita dall’energia dal gas naturale. Nel 2019, Israele ha proposto di smettere completamente di utilizzare il carbone per la produzione di energia entro la fine del 2025 e di entrare in “un’era di produzione di energia senza carbone”. Allo stesso tempo, si prevede di aumentare la percentuale di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili al 20% entro il 2025 e al 30% entro il 2030.

La Colombia è uno dei maggiori produttori ed esportatori di carbone al mondo. Lo scorso anno ha esportato 56,7 milioni di tonnellate di carbone, di cui 3 milioni di tonnellate sono state esportate in Israele, pari a circa il 5,4% delle esportazioni totali.