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Ambasciatore cinese per il disarmo: la Cina è sempre stata una convinta sostenitrice, una praticante leale e una contribuente attiva al Trattato sul commercio delle armi

2024-08-20

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Xinhua News Agency, Ginevra, 20 agosto. Guidando una delegazione per partecipare alla 10a Conferenza degli Stati parti del Trattato sul commercio delle armi il 19, l'ambasciatore cinese per il disarmo Shen Jian ha affermato che la Cina è sempre stata un convinto sostenitore e un fedele praticante del Trattato sul commercio delle armi. Contributore attivo alla governance globale del commercio delle armi.

Shen Jian ha sottolineato nel suo discorso di dibattito generale che, essendo l’unico strumento legale che regola il commercio globale di armi convenzionali nel quadro delle Nazioni Unite, il Trattato sul commercio delle armi svolge un ruolo speciale nel mantenimento della pace e della stabilità mondiale e nella promozione della governance della sicurezza globale. L’adesione formale della Cina al Trattato nel 2020 dimostra pienamente la sincerità e la determinazione della Cina nel difendere il sistema di governance globale, sostenere il multilateralismo e promuovere la costruzione di una comunità con un futuro condiviso per l’umanità.

Shen Jian ha sottolineato che la Cina ha sempre adottato un atteggiamento prudente e responsabile sulla questione del commercio di armi, stabilito un sistema completo di politiche e regolamenti per le esportazioni di armi e seguito rigorosamente i tre principi delle esportazioni di armi. La Cina si oppone a “gettare benzina sul fuoco” nelle aree di conflitto e si oppone alla politicizzazione o alla strumentalizzazione della questione del commercio di armi o del trattato stesso.

Shen Jian ha affermato che attualmente il mondo non è ancora pacifico e che la portata del commercio globale di armi continua ad espandersi, aumentando i relativi rischi di ricaduta. È urgente che la comunità internazionale lavori insieme per promuovere la governance. In attesa dello sviluppo del Trattato sul commercio delle armi nei prossimi dieci anni, la Cina propone: in primo luogo, di aderire al multilateralismo e promuovere la sicurezza comune; in secondo luogo, di mettere in pratica lo scopo del trattato e adempiere alle responsabilità nazionali, in terzo luogo, di intensificare gli scambi; cooperazione e migliorare la governance globale. La Cina è disposta a collaborare con la comunità internazionale per rafforzare continuamente l’autorità e la vitalità del trattato e dare nuovi contributi alla realizzazione della sicurezza comune e di una pace duratura nel mondo.

Il Trattato sul commercio delle armi è entrato in vigore nel dicembre 2014. Ad oggi, ci sono 115 parti contraenti e 27 firmatari. (Sopra)