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Articolo accademico: L'Italia affronta il dilemma di una potenza media

2024-08-27

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Reference News Network ha riferito il 27 agostoUn articolo dal titolo "Il dilemma dell'Italia come potenza di mezzo" è stato pubblicato il 24 agosto sul sito della rivista bimestrale americana "The National Interest". Gli autori sono Gabriele Natalizia e Lorenzo Tell, visiting fellow presso il Centro Europeo del Consiglio Atlantico di i miei. Un estratto dell’articolo è il seguente:

All'inizio di agosto la portaerei italiana "Cavour" ha partecipato all'esercitazione militare "Pitch Black 24" in Australia insieme a Francia, Germania, Spagna e Regno Unito. Questa formazione intensiva è progettata per migliorare l’interoperabilità con gli alleati internazionali. Dopo l'esercitazione, il gruppo da battaglia della portaerei italiana si dirigerà verso Guam e il Giappone, per poi attraversare per la prima volta il Mar Cinese Meridionale fino alle Filippine.

Queste iniziative riflettono l’espansione di una politica estera a doppio binario avviata sotto il governo Draghi e accelerata dal governo Meloni. La politica estera italiana si è espansa oltre le tradizionali periferie atlantiche, europee e mediterranee.

In primo luogo, l’Italia sta espandendo il concetto di “Grande Mediterraneo” per estendere la sua portata al Sahel africano e al Mar Nero, compreso il Corno d’Africa e il Mar Arabico. A tal fine l’Italia ha lanciato il “Piano Matteo”. Il piano lancia progetti pilota in nove paesi chiave: Algeria, Repubblica Democratica del Congo, Costa d'Avorio, Egitto, Etiopia, Kenya, Marocco, Mozambico e Tunisia.

In secondo luogo, la partecipazione dell’Italia all’esercitazione militare “Pitch Black 24” dimostra che, seguendo le altre medie potenze europee, l’Italia è sempre più coinvolta negli affari regionali dell’Indo-Pacifico. Italia, Giappone e Regno Unito partecipano al Global Combat Air Program (GCAP). Non ha rinnovato il protocollo d’intesa Belt and Road con la Cina, ma ha firmato un accordo di partenariato strategico con il Giappone e rafforzato i legami con l’India. L’Italia ha anche intensificato la propria presenza militare nell’Indo-Pacifico, sottolineando il proprio impegno nel programma di “operazioni di libertà di navigazione”, sebbene non abbia aderito al programma guidato dagli Stati Uniti.